swing chopin

 

Klaus Lessmann clarinetto, sax soprano, flauto dolce; Riccardo Galardini, chitarra; Paolo Ghetti, contrabbasso; Maurizio Geri, chitarra

Fanno parte dello "Swing Chopin" due chitarristi, uno Maurizio Geri (proveniente dalla tradizione Popolare e Manouche), l'altro Riccardo Galardini (il quale si rifà a suoni ed idee più moderne). Completano il gruppo il solido e fantasioso contrabbassista Paolo Ghetti e il clarinettista (e autore degli arrangiamenti) Klaus Lessmann.

The music of Frédéric Chopin was part of my piano lessons das a kid and I always loved it. Growing up and playing a different instrument, I lost touch until I happened to attend, during the IASJ (International Association of Schools of Jazz) Meeting in Krakow, a concert by the wonderful trio of pianist Andrzej Jagodzinski which played only compositions by Chopin transformed into beautiful jazz tunes. When I come back home I took out my old piano books and played around with the tunes, writing some chord symbols, changing some rhythms.

I discovered that Chopin's music offers everything a modern (jazz) improviser could want: beautiful melodies, interesting structures, unexpected harmonic turns and more. He is much nearer to Jazz than other european composers which normally ore cited (or plagiarized) like Bach, Ravel and Debussy. I especially felt the great affinity of his music to classic jazz, to the masters from New Orleans such as 'Jelly Roll' Morton or Louis Armstrong and also the jazz manouche of Django Reinhardt.

So, when I started seriously to think about a graup which could play this music, I realized that I wanted no pianist (quite obvious), no drummer (Iess obvious, but for a clarinetist it is not always easy to get along ... ), a guitarist who comes from the gipsy jazz tradition as well as popular music, another guitarist, more in the mainstream jazz tradition, a solid bassplayer who swings without a drummer, with good solo chops.

Maurizio Geri, Riccardo Galardini and Paolo Ghetti are all longtime friends and colleagues and were the first choices. So we started to rehearse, to play and eventually to record this CD. The repertoire is made up mostly of Mazurkas and Waltzes, because they are (at least the notes) accessibile to a non professional pianist like me. We added some lesser known Django Reinhardt compositions I had transcribed sometime ago.

I believe that it won't be easy to pick them out of the program, because Chopin's music is quite similarto what the great guitarist played and composed, which is not surprising: both of them are with one foot in the slavic tradition, with the other in the french. Enjoy, Klaus Lessmann
Mail contact ktlessmann@gmail.com

Scarica gli spartiti con composizioni originali di Chopin arrang.to di Klaus Lessmann

Mazurka n.44 - Mazurka n.19 - Mazurka n.24

recensioni

Alessio Lauria
Redazione ERBA magazine Punto Giovani Europa.

Musicisti: KLAUS LESSMANN clarinetto e flauto RICCARDO GALARDINI chitarra elettrica MAURIZIO GERI chitarra classica PAOLO GHETTI contrabbasso
Gli Swing Chopin sono un quartetto di musicisti di altissimo livello, ognuno con un background differente ma con in comune un grande studio della musica e un gusto musicale davvero ottimi.
La band, con contratto sotto Jardis records, etichetta tedesca, composta da Klaus Lessmann (clarinetto, flauto), Riccardo Galardini (chitarra elettrica) già chitarrista solista di Ivano Fossati nonchè premio Oscar per la colonna sonora di 'Mediterraneo' di Gabriele Salvatores, Maurizio Geri (chitarra classica) e Paolo Ghetti (contrabbasso).

Il loro repertorio, come suggerisce il nome del gruppo, spazia tra la vasta produzione di Frederic Chopin, rivisitando molte delle sue Marzurke, cambiandone molte volete la durata dagli orginali 3/4 a 4/4, e dando un tocco jazz, lounge e,ovviamente, swing davvero elegante e allo stesso tempo frizzante. E un bel ri-arrangiamento in 5/4, almeno nella parte inizale, di 'Nocturne op. 37,1" ad opera di Riccardo Galardini.
Durante il concerto ci sono stati anche momenti del grande Django Reinhardt, vedi 'Swing 42' e un bis con la sempre-verde 'All of me'. Il concerto è stato molto gradito dal pubblico che è accorso numeroso all'evento. Tanti i momenti in cui i due chitarristi Geri e Galardini si sono 'sfidati' a suon di assoli facendo 'spellare' le mani del pubblico, nonchè eccellenti sono stati i momenti solisti del bravo Lessmann.
Una serata davvero piacevole, complice anche la bellissima cornice del Castello dell'Imperatore. Sicuramente uno dei migliori concerti di quest'estate pratese 2009. Per saperne di più su questa bella band e su le prossime date, collegarsi al sito www.jardis.de



Rovigo24ore.it

Venerdì sera invito al Rovigo Jazz Club Un altro appuntamento dei Concerti di Primavera con "Swing Chopin" - Nuovo appuntamento con "I Concerti di Primavera", la rassegna promossa da Rovigo jazz club e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo, in collaborazione con Centro Porsche Padova. Venerdì 13 aprile al Ridotto del Teatro Sociale alle 21.30, in "Swing Chopin" si esibiranno Klaus Lessmann al clarinetto, Maurizio Geri e Riccardo Galardini alla chitarra e Paolo Ghetti al contrabbasso. La musica di Frédéric Chopin e quella del grande chitarrista manouche Django Reinhardt si incontrano nella musica di questo quartetto che, evitando di ricreare scontate atmosfere manouche, reinterpreta alcuni valzer e mazurke di Chopin nello spirito di Django, con piacevole swing, buon gusto e freschezza, in equilibrio tra delicatezza armonica, cantabilità melodica e disinvoltura ritmica. Klaus Lessmann, docente del Siena Jazz, nato nel 1961 in Germania, si è diplomato presso l'università di Graz in Austria come concertista, didatta e musicologo.

È attivo sulla scena musicale dall'inizio degli anni '80 e ha collaborato con numerosi musicisti italiani (tra cui Gianni Basso e Sergio Caputo) e stranieri (Kenny Kirkland, Keith Copeland, Winard Harper e John Ramsay). Dal 1990 insegna musica d'insieme nell'ambito dei seminari di Siena Jazz. Dirige la più di dieci anni la "Siena Jazz Big Band" e la "Arbia Big Band", per le quali scrive gli arrangiamenti. È il responsabile per l'Italia della IASJ, la 'International Association of Schools of Jazz'. Ha pubblicato due libri sul fraseggio jazzistico per la casa editrice "Ricordi". Maurizio Geri, Chitarrista pistoiese, ha collaborato con Caterina Bueno approfondendo la propria conoscenza della musica tradizionale toscana. Già componente del quartetto Bandaitaliana di Riccardo Tesi, il suo stile chitarristico fonde le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e l'improvvisazione della musica swing-manouche. Riccardo Galardini, chitarrista solista di Ivano Fossati nonchè premio Oscar per la colonna sonora di 'Mediterraneo' di Gabriele Salvatores. Paolo Ghetti approda al contrabbasso ed alla musica jazz dopo essersi dedicato al clarinetto e al basso elettrico. Ha collaborato con molte star del jazz, tra cui Pat Metheny e Peter Erskine. Articolo originale



agas-schmitz.com

Grazie a Chopin il Gipsy- e il Mainstreamjazz vanno bene insieme: Il polacco swingante Per essere precisi, questo non è un 'Disco di chitarristi' ma più il CD del clarinettista (e anche sassofonista e flautista) Klaus Lessmann, che incanta con il suo suono vellutato, come se stesse suonando il movimento lento del concerto di Mozart. Dall'altra parte "Swing Chopin" [Jardis JRCD 20583] è senz'altro un disco chitarristico, perchè sono i due chitarristi, insieme al bassista Paolo Ghetti, che fanno rimanere sulla retta via il clarinetto. Perchè avrebbe potuto succedere facilmente, che con questa formazione si scivolasse nella malinconia del Klezmer. Questo non succede, anche se Maurizio Geri viene dal jazz manouche mentre il suo collega elettrico Riccardo Galardini viene dal Mainstream.

Loro da soli potrebbereo creare un piccolo 'clash' culturale. Ma sono esperti e non si potrebbe immaginare in che coesistenza pacifica e gioiosa uno 'Swinger' con orientamento belga e uno con quello americano possano convivere. Qui funziona e questo è di nuovo il merito di Lessmann. Ed è venuto fuori una passeggiata leggera e briosa attraverso le mazurche e i valzer di Chopin con l'aggiunta di due brani di Django, "Fleur d'Ennui" e "Swing 42", e "Clouds", che è una composizione di altri, da non confondere con "Nuages", ma che è stato inciso da Reinhardt. Chi s'aspetta un jazz à la "Play Bach" si meraviglierà delle iniziative di Lessmann, e i due chitarristi italiani non sono, per quanto la loro compatibilità e godibile, fanatici della precisione. Ma proprio questo dà al disco il suo charme di una rilassatezza e una spontaneità che fa bene non soltanto al compositore polacco ma a tutti noi. Quello che viene offerto qui vuole e deve essere sopratutto intrattenimento colto e intelligente. <br>Quindi non è diventato - per fortuna - un CD di Oldtime-Jazz, ma un vivacissimo 'yellow dog' in mezzo alla scena del Gypsyjazz. "Swing Chopin" è sopratutto Swing, un tipo di Swing, che si ascolta meglio ad una party che nella sala da ballo. Un po' simile a 'Quadro Nuevo', ma per chi ama il jazz. Vai al sito


Markus Koehler
Jazz Podium Juni 2009

L'idea di prendere brani di compositori classici e di dargli un vestito swingante non è ne nuova ne particolarmente innovativa. Però questo CD è una sorpresa. Primo, perchè le opere di Chopin, normalmente considerato un malinconico, escono qui con una verve e una voglia di vivere, come se non potessero essere suonate in altro modo. Secondo perchè probabilmente nessuno si sarebbe aspettato Django Reinhadt in questa compagnia. Qui ci sono tre brani di Reinhardt, ma senza l'aiuto della track list è quasi impossibile distinguerli.

E questo è la forza del CD. E' un totale a tutto tondo al quale danno il loro contributo anche i musicisti. Klaus Lessmann, che viene da Burghausen, alle ance e la sezione ritmica armoniosa, che consiste dei chitarristi Maurizio Geri e Riccardo Galardini e il bassista Paolo Ghetti abitano tutti in italia. Il disco è stato registrato a Prato, in Toscana. Per questo l'opera respira aria italiana e flirta con la musica folcloristica di questo paese. Nonostante non è un CD del genere 'World-music' ma, come dice già il titolo, un disco Swing. E' un riuscito e amoroso omaggio non soltanto a un grande compositore, ma anche a un bellissimo paese.


Die Idee, Stücke klassischer Komponisten in ein swingendes Gewand zun kleiden ist weder neu, noch sonderlich innovativ. Dennoch ist das vorliegende Album eine Ueberraschung. Zum einen, weil das Oeuvre des eigentlich eher als Melancholiker verschrienen Chopin hier mit einem Schwung und einer Lebenslust auftrumpft, als sei es überhaupt nicht anders zu spielen und nie anders gespielt worden.

Und zum anderen überrascht es, weil wohl niemand erwartet hätte einen Django Reinhardt in dieser Gesellschaft anzutreffen. Zwar sind es drei Reinhardts die hier gespielt werden, doch ohne dieTrack- Liste zur Hand zu haben, ist es nahezu unmöglich, sie aus den Chopins herauszufinden. Und das macht auch die Stärke der CD aus. Sie ist ein stimmiges Ganzes, zu dem auch die Musiker ihr Teil beitragen. Der aus Burghausen stammende Klaus Lessmann an den Holzblasinstrumenten sowie die harmonische Rhythmusgruppe, die aus den Gitarristen Maurizio Geri und Riccardo Galardini, sowie dem Bassisten Paolo Ghetti besteht, sind sämtlich in Italien zu Hause.

Aufgenommen wurde das Album in Prato in der Toscana. Dementsprechend atmet das Werk italienischen Geist und flirtet mit der Folklore des Landes. Obwohl es dies tut, ist es kein Album des Genres "Weltmusik", sondern, wie der Titel schon sagt, ein Swing-Album. Und als solches ist es eine gelungene wie liebevolle Referenz nicht nur an einen grossen Komponisten, sondern auch an ein wunderschönes Land.




larepubblicaveneta.it

LESSMAN/GERI/GALARDINI/GHETTI "Swing Chopin" con: Klaus Lessmann, clarinetto Maurizio Geri, chitarra Riccardo Galardini, chitarra Paolo Ghetti, contrabbasso La musica di Frédéric Chopin è vicina a quella del grande chitarrista manouche Django Reinhardt: entrambi, oltre ad essere abili improvvisatori, appartengono sia alla cultura francese che a quella slava. Se escludiamo che Django Reinhardt e Frédéric Chopin sono nati a cent''anni esatti di distanza, cos''altro hanno in comune? Fino ad ora nulla, eccetto qualche improbabile reinterpretazione del grande autore polacco da parte del chitarrista zingaro: Nella sua discografia spiccano belle versioni del primo movimento del Concerto in Re min di Bach ma non ne ricordiamo su Chopin. A stabilire un trait d''union ci pensa ora un quartetto italo /tedesco che, evitando di ricreare scontate atmosfere manouche, reinterpreta alcuni valzer e mazurke di Chopin nello spirito di Django, con piacevole swing, buon gusto e freschezza, in equilibrio tra delicatezza armonica, cantabilità melodica e disinvoltura ritmica. Klaus Lessmann, docente del Siena Jazz, nato nel 1961 in Germania, si è diplomato presso l'università di Graz in Austria come concertista, didatta e musicologo. È attivo sulla scena musicale dall'inizio degli anni ''80 e ha collaborato con numerosi musicisti italiani (tra cui Gianni Basso e Sergio Caputo) e stranieri (Kenny Kirkland, Keith Copeland, Winard Harper e John Ramsay).

Dal 1990 insegna musica d'insieme nell'ambito dei seminari di Siena Jazz. Dirige la più di dieci anni la "Siena Jazz Big Band" e la "Arbia Big Band", per le quali scrive gli arrangiamenti. È il responsabile per l'Italia della IASJ, la 'International Association of Schools of Jazz'. Ha pubblicato due libri sul fraseggio jazzistico per la casa editrice "Ricordi". Maurizio Geri, Chitarrista pistoiese, ha collaborato con Caterina Bueno approfondendo la propria conoscenza della musica tradizionale toscana. Già componente del quartetto Bandaitaliana di Riccardo Tesi, il suo stile chitarristico fonde le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e l''improvvisazione della musica swing-manouche. Riccardo Galardini, chitarrista solista di Ivano Fossati nonchè premio Oscar per la colonna sonora di ''Mediterraneo'' di Gabriele Salvatores. Paolo Ghetti approda al contrabbasso ed alla musica jazz dopo essersi dedicato al clarinetto e al basso elettrico. Ha collaborato con molte star del jazz, tra cui Pat Metheny e Peter Erskine. ingresso libero ai soci del Rovigo Jazz Club. Articolo originale