Questi studi sono pensati per musicisti che padroneggiano già discretamente il loro strumento e si vogliono dedicare al jazz. Per chi viene dalla musica europea la lettura di partiture jazzistiche presenta degli ostacoli iniziali, perché la musica è scritta in un modo, ma deve essere eseguita in un altro. Il superamento di questi problemi, cioè l'apprendimento del linguaggio jazzistico, ha dei risvolti benefici non soltanto per quanto riguarda l'abilità di suonare in piccoli o grandi gruppi ("Combo" o "Big Band), ma anche per migliorare le proprie capacità di esprimersi con un vocabolario adeguato nell'improvvisazione, soprattutto se lo studente vuole suonare jazz "ortodosso" (dallo swing al mainstream).
Il metodo è indirizzato soprattutto al clarinettisti e ai sassofonisti, ma può essere utilizzato anche da altri musicisti, per esempio flautisti, trombettisti (per i quali eventualmente occorre in alcuni casi trasporre all'ottva inferiore) e anche chitarristi o pianisti. La decisione di usare - come punto di partenza per questo volume - il famoso solo "stoptime" di Louis Armstrong in "Potato Head Blues" del 1927, è stata presa un po' casualmente, ma può essere così motivata: da una parte volevo ricordare agli studenti l'importanza di Armstrong per tutto il jazz e magari anche invogliare all' ascolto del jazz prebellico (il jazz non è iniziato con Charlie Parker, né con Michael Brecker, chi lo pensa si priva di molte esperienze d'ascolto veramente stimolanti, quali, oltre allo stesso Armstrong, Duke Ellington, Jelly Roll Morton, Billie Holiday, Bix Beiderbecke, Red Norvo e tantì altri); dall'altra parte c'è da dire che il fraseggio di Armstrong è più semplice, ma forse anche più varìo di quello del be-bop e perciò più adatto ad un uso didattico.
Ho trascritto questo assolo, suddividendolo in 16 frasi di due battute che costituiscono il punto di partenza dei 16 esercizi (per ragioni tecniche ho cambiato qualche piccolo dettaglio). Potato Head Blues, attribuìto allo stesso Armstrong, nonostante il titolo non ha la struttura dei blues ma è un brano con varie sezioni, interludi, improvvisazione collettiva e solistica, nel quale arriva l'assolo in questione prima del collettivo finale. "Stoptime" vuol dire che l'accompagnamento regolare si ferma, gli altri componenti della "Hot Seven" suonano soltanto il primo quarto ogni due battute per far risaltare ancora dì più l'inventiva melodica e lo swing di "Pops".
Distribuito dalle Edizioni Ricordi -
Questo libro è il seguito dei "16 Esercizi Progressivi" e tratta esclusivamente pezzi in 3/4 e 6/4. Lo considero un seguito anche perché il livello di difficoltà già nei primi esercizi di questo libro è più elevato di quelli intermedi del primo. L'idea di scrivere questi brani deriva dalla mia esperienza di insegnante, durante la quale ho incontrato, anche in allievi avanzati, difficoltà notevoli con i tempi ternari, nella lettura, ma ancor di più nell'improvvisazione. Lo studio di questo volume avrà certamente risvolti benefici per ambedue le cose.
I 16 esercizi sono costruiti su dei giri armonici che ricordano un po' 16 noti brani della storia del jazz; spesso mi sono fatto ispirare dalle prime battute di un assolo di qualche grande del jazz sul brano in questione.
Distribuito dalle Edizioni Ricordi
Saxophon.com purchased on the following link:
Lead sheets
The following songs are available in .PDF format and can be downloaded
and printed with ADOBE ACROBAT READER
1. A gmade Wiesn | 18. PAM |
2. Big Blu | 19. Paperology |
3. Box and one | 20. Really the end |
4. Diamond and one | 21. Sam Zunino |
5. Gattone animato | 22. Seeon |
6. He who hesitates | 23. So bad |
7. Hello | 24. Sweet and low |
8. High D | 25. Sweet, Soft, plenty rhythm |
9. Hot Five | 26. The Loneliness of a Long Distance Romance |
10. Hot Seven | 27. The Man on the Balcony |
11. KISS | 28. The Old Devils |
12. Klaustrophobia | 29. Tiers |
13. KLypso | 30. Tricketrack |
14. Lazy Night | 31. Uomo o zona |
15. Longline | 32. Woody' n me |
16. Love in five | 33. XL |
17. Mrs. P. C. | 34. Zweierbob |